Cari imprenditori, immaginate questo scenario: una tromba d'aria scoperchia la vostra azienda, un'alluvione inonda i vostri capannoni, un incendio distrugge il vostro magazzino, o un terremoto rende inagibili i vostri uffici. Un evento imprevisto colpisce la vostra attività, costringendovi a interrompere le operazioni per settimane o addirittura mesi.
Le perdite di fatturato si accumulano giorno dopo giorno, i clienti si rivolgono ai vostri concorrenti, la vostra reputazione viene danneggiata.
Benvenuti nel mondo dei DANNI INDIRETTI, il nemico silenzioso che può mettere in ginocchio anche le aziende più solide. In questo articolo, vi sveleremo tutto ciò che dovete sapere su questo rischio sottovalutato e vi forniremo gli strumenti per affrontarlo.
Cosa sono i Danni Indiretti
I danni indiretti sono le perdite economiche che un'azienda subisce a seguito di un evento dannoso. Si tratta delle conseguenze economiche derivanti dall'interruzione dell'attività aziendale, come la perdita di fatturato, l'aumento dei costi operativi o i danni alla reputazione.
Ad esempio, un incendio che distrugge un macchinario non causa solo il danno diretto del costo di riparazione o sostituzione, ma può comportare:
- Impossibilità di produrre o consegnare prodotti, con conseguente perdita di fatturato.
- Clienti che si rivolgono alla concorrenza, erodendo quote di mercato.
- Penali contrattuali per mancata consegna o ritardi.
- Costi aggiuntivi per trovare soluzioni alternative, come noleggiare macchinari o delocalizzare la produzione.
Le Conseguenze Economiche
I costi dei danni indiretti possono facilmente superare quelli dei danni diretti. Considerate questi dati allarmanti:
- I danni indiretti possono rappresentare fino al 70-80% del costo totale di una perdita.
- I costi dei danni indiretti possono arrivare anche a 5-6 volte l’importo dei danni diretti.
- Un’azienda di piccole dimensioni (fatturato 1-2 milioni di euro) può perdere 3.000/5.000€ al giorno in caso di fermo attività.
- Un’azienda di medie dimensioni (fatturato 5-10 milioni di euro) può arrivare a perdere 10.000/15.000€ al giorno.
- Il 90% delle PMI costrette a interrompere la produzione per più di una settimana a causa di un evento catastrofico falliscono entro un anno (Agnoli N., Zamboni M., 2019).
Ora, una domanda provocatoria: in caso di un incendio che metta fuori uso un intero reparto produttivo, quanti giorni serviranno per ripristinare i danni?
Stai pensando a 3 mesi? Bene, questo significherebbe che:
- Per una piccola azienda, potresti arrivare a perdere 450.000€ solo in danni indiretti.
- Per una media azienda, potresti perdere anche 1.300.000€ solo in danni indiretti.
E tutto questo a fronte di un danno diretto – come il ripristino di locali – che potrebbe ammontare a 100.000-200.000€. Ora capisci perché i danni indiretti sono il vero nemico?
La Sottovalutazione del Rischio
Nonostante la portata del problema, molti imprenditori continuano a sottovalutare i danni indiretti. Perché?
- "A noi non succederà mai": La percezione della probabilità è spesso distorta.
- Focus sui danni tangibili: Si tende a pensare solo ai danni materiali, ignorando quelli economici consequenziali.
- Scarsa consapevolezza: Non si conosce il vero impatto dei danni indiretti.
- Mancanza di pianificazione: Non avere un piano di continuità operativa o di gestione delle crisi può essere considerato una mala gestione da parte dell’amministratore, con conseguenze personali gravissime. Il tuo patrimonio personale potrebbe essere in pericolo, anche se hai una SRL. Sì, hai letto bene. Con il Codice della Crisi e dell'Insolvenza (Decreto Legislativo 83/2022), la legge impone agli amministratori di monitorare costantemente la salute finanziaria dell’azienda e di intervenire tempestivamente in caso di segnali di crisi. Non pianificare adeguatamente la continuità aziendale o non intervenire in tempo rispetto ai rischi legati ai danni indiretti può essere considerato una gestione negligente o inadeguata, esponendo gli amministratori a responsabilità personali dirette. Questo significa che i creditori potrebbero rivalersi sul tuo patrimonio personale, mettendo a rischio non solo la tua azienda, ma anche i tuoi beni privati. Per approfondire, leggi l’articolo completo: https://www.assicurazionieinvestimenti.it/attenzione-imprenditori
- Intermediari Assicurativi non sempre preparati sull’argomento: Un altro aspetto determinante è che grande responsabilità per la scarsa conoscenza di questo enorme rischio da parte degli imprenditori ricade sugli Intermediari Assicurativi. Spesso, infatti, gli Intermediari evitano di affrontare il tema dei Danni Indiretti, sia per la complessità dell’argomento, sia perché richiede competenze specifiche e analisi approfondite. Affrontare correttamente il rischio dei Danni Indiretti significa ricavare dal bilancio il margine di contribuzione, monitorarlo ed aggiornarlo costantemente nel tempo. Questo non può essere risolto semplicemente con una regolazione del premio assicurativo a fine anno: è necessario un lavoro continuo per verificare che i valori assicurati siano sempre adeguati. Sottovalutare questi aspetti espone l'azienda al rischio di applicazione della regola proporzionale (art. 1907 del Codice Civile), che prevede che, in caso di sottoassicurazione, l'indennizzo venga ridotto in proporzione al rapporto tra il valore assicurato e il valore reale del bene o del margine garantito.
- Attenzione a non cadere nel tranello della Maggiorazione del 10%/20%/30% presente in alcune polizze di mercato. Questa garanzia, sebbene molto utile, viene spesso presentata come una tutela contro i Danni Indiretti e, a tutti gli effetti, lo è. Tuttavia, come abbiamo visto sopra, potrebbe assolutamente non essere sufficiente a coprire tutte le conseguenze economiche di un danno indiretto. La maggiorazione ha il vantaggio di offrire una copertura aggiuntiva rispetto al valore assicurato, ma si tratta di un importo che potrebbe risultare largamente insufficiente rispetto alle reali perdite subite dall'azienda in caso di fermo attività.
Come Proteggerti in 3 Semplici Passi
I danni indiretti rappresentano una minaccia concreta e spesso sottovalutata per la tua azienda. Le loro conseguenze possono essere catastrofiche, ma il problema non è insormontabile. Puoi agire ora per proteggere sia la tua attività che il tuo patrimonio personale.
Ecco 3 passi pratici per iniziare subito a proteggerti:
- Consulta esperti di analisi e gestione del rischio: Affidati a professionisti per analizzare i punti deboli della tua azienda e identificare le aree di rischio.
- Sviluppa un piano di continuità operativa: Prevedi misure specifiche per gestire le emergenze e ridurre al minimo i tempi di fermo.
- Valuta una polizza Danni Indiretti: Questa assicurazione specifica copre le perdite economiche legate all'interruzione dell'attività, come il mancato guadagno o le spese straordinarie necessarie per ripartire. Per scegliere la soluzione più adatta alle esigenze della tua azienda, affidati a un intermediario assicurativo esperto e preparato, che sappia guidarti nella valutazione dei rischi e nell'individuare la copertura più efficace per proteggere la solidità finanziaria della tua impresa in caso di imprevisti. Lo hai già? Cosa aspetti a chiamarlo? Non ti fidi di lui? Allora rivolgiti a qualcun altro! La protezione della tua azienda non può aspettare.
Conclusione
Immagina la tua azienda come una nave che solca il mare. Può navigare con il vento in poppa per anni, ma basta una tempesta improvvisa per metterla in pericolo. I danni indiretti sono quella tempesta: invisibile all'orizzonte, ma capace di affondare anche le imbarcazioni più robuste.
La buona notizia è che non devi affrontarla da solo. Con gli strumenti giusti e il supporto di professionisti competenti, puoi trasformare quel rischio in un’opportunità per rendere la tua azienda più resiliente e pronta a ogni evenienza.
Non aspettare che sia il mare in burrasca a decidere il destino della tua impresa. Agisci oggi, proteggi il tuo futuro e quello di chi conta su di te. Non lasciare che l'imprevisto scriva la storia della tua azienda. Scrivila tu, con scelte consapevoli e lungimiranti.